Dalla natura alla tavola – cucinare con le piante selvatiche
Con l’avanzare della primavera i boschi e i prati diventano sempre più verdi, “macchiati” di puntini di color giallo, viola, bianco e fucsia. Oltre ad essere belli da ammirare, una moltitudine di piante e fiori sono commestibili e possono essere utilizzati nella cucina. Molte piante spontanee hanno anche delle proprietà interessanti dal punto di vista nutrizionale contenendo delle proteine, vitamine e sali minerali.
La mia passione per le piante spontanee è nata durante le numerose passeggiate con i miei cani, semplicemente osservando la loro varietà nella la bella stagione. Inizialmente ne raccoglievo solo poche come il dente di leone o l’ortica all’inizio della primavera. Poi mi è “capitato” sotto mano qualche libro in merito con delle ricette interessanti e molto creative per cui – et voilà: mi sono lanciata a studiare e riconoscere delle piante commestibili e le loro proprietà per arricchire la CUCINA DI CURKUMINA con nuovi sapori e colori!
Molte piante spontanee che possiamo usare in cucina solitamente vengono ritenute delle “erbacce”: oltre il dente di leone e l’ortica, possiamo aggiungere alla lista la portulaca, la stellaria e la parietaria giusto per citarne alcune. Tutte piante facili da riconoscere e da trovare, che solitamente oltre che nella natura, crescono anche come erbacce negli orti coltivati.
Raccolta delle piante selvatiche
Il posto più vicino per raccogliere le piante selvatiche spesso è il proprio giardino: dobbiamo solo assicurarci di raccogliere piante che non siano entrate in contatto con concimi chimici per i fiori oppure con dei diserbanti. Da ricordarsi anche di raccogliere sempre nei luoghi non troppo vicini al traffico a causa dell’inquinamento; questo vale sia per il giardino che per altri luoghi di raccolta. Di solito raccolgo la quantità di piante di cui ho bisogno al momento, ma naturalmente si possono fare seccare le piante selvatiche e conservarle nei barattoli di vetro per poi utilizzarle per esempio nelle minestre durante l’inverno. In tal caso dobbiamo assicurarci di aver fatto seccare bene le piante onde evitare che facciano la muffa.
Ortica
L’ortica è una delle piante che raccolgo in abbondanza in primavera. Mi piace molto il suo gusto saporito ma delicato. Solitamente faccio bollire le ortiche in poca acqua per un paio di minuti giusto per sbollentarle. Poi le condisco con sale dell’Himalaya, qualche erba aromatica (maggiorana, origano…) e GHEE. Sono ottimi nel risotto oppure come farcitura nella TORTA DI ORTICA di cui ricetta la trovi.
Ho una vera e propria “coltivazione” di ortiche ai margini del bosco dove vado a fare delle passeggiate: infatti durante i mesi primaverili/estivi raccolgo le punte delle ortiche con le prime 5-6 foglie. Queste ricrescono di nuovo e così ho sempre delle foglie “giovani” a disposizione! L’ortica è una pianta perenne che preferisce terreni ricchi di sostanze nutritive. Cresce rigogliosamente attorno alle stalle oppure nei luoghi dove viene depositato materiale organico ma la troviamo anche come una comune “malerba” nei giardini oppure ai margini dei boschi e dei campi. Il segno sicuro del suo riconoscimento è il “bruciore”, provocato dei peli delle foglie che spezzandosi al tocco rilasciano il liquido che “brucia”. Esistono diverse “false ortiche”, che possono essere scambiate per l’ortica, ma queste non “pungono” e sono comunque commestibili.
La raccolta dell’ortica è possibile quasi tutto l’anno, vengono usate le foglie più giovani, cioè le punte con 2-4 paia di foglie. Anche le infiorescenze sono commestibili come pure i semi che possono essere tostati. Miglior modo di utilizzare l’ortica è cuocere le foglie come gli spinaci, infatti il gusto assomiglia a quello dello spinacio, ma è più aromatico.
Proprietà dell’ortica
Dal punto di vista delle sue proprietà l’ortica è una pianta spontanea molto interessante. Le sue foglie sono ricchissime di SALI MINERALI, specialmente di silicio, fosforo, magnesio, calcio, manganese e potassio e di VITAMINE A, C e K per cui l’ortica viene considerata remineralizzante, ricostituente e tonificante. Ha inoltre azioni depurative, diuretiche ed alcalinizzanti. È indicata in caso di gotta, affezioni reumatiche, di artrite, di calcoli renali, di renella e iperglicemia e cistite. In generale l’ortica produce un’azione DISINTOSSICANTE, digestiva ed ha una grande capacità di ALCALINIZZARE IL SANGUE e facilitare l’eliminazione dei residui acidi del metabolismo. Un’altra proprietà interessante è l’azione GALATTOGENA, cioè la capacità di aumentare la secrezione del latte materno, per cui il suo uso è consigliato durante l’allattamento.
Oltre che utilizzare l’ortica in cucina per arricchire le nostre pietanze, le foglie di ortica possono essere utilizzate per un infuso:
- 3 foglie fresche di ortiche
- 1 tazza di acqua bollente, lasciare in infusione per 10 minuti
Nel prossimo post ti svelerò la ricetta di una TORTA SALATA ALLE ORTICHE, sempre in linea con la “Cucina di Curkumina” cioè senza glutine e lattosio!










