Minorca nel cuore: con le crocchette di merluzzo e patate

Avvicinarsi via mare a Mahón, la capitale amministrativa di Minorca, è un’esperienza unica. Sui lati della baia le massicce rocce con gli antichi cannoni e il faro di Mahón salutano le navi che stanno per imboccare l’entrata al più grande porto naturale del Mediterraneo. Avanzando verso il porto si può intuire la lunga e travagliata storia dell’isola osservando le imponenti fortezze ed altri edifici storici lungo il percorso di ben 6 km che conduce al porto. Avvicinandosi alla banchina del Porto Vecchio ci si può godere la vista sulla città sovrastante e ammirare le belle ville con i loro giardini ben curati. Dal momento che dopo una lunga navigazione siamo entrati per la prima volta in questa baia, Minorca mi ha conquistato il cuore!
Ma che cosa ha di così magico Minorca? Per prima cosa mi ha colpito la sua NATURA incontaminata che cambia secondo la zona in cui ci si trova e nonostante la scarsità di acqua, è un’isola molto verde con bellissimi giardini fioriti. Le case, per la maggior parte bianche, sono molto curate e architettonicamente interessanti. L’isola ha una dimensione “giusta”: è facile girarla in qualche giorno, ma tra le calette, edifici storici, fari e reperti archeologici una vacanza non basta per la sua scoperta! Potrei definirlo con questa frase trovata recentemente: “Minorca è verde come i suoi boschi, bianca come le sue case, turchese come il suo mare che bacia le coste, nera come i suoi cavalli, arancio come il suo formaggio e di mille colori come la sua gente.”
Tra fari e calette
Per me una delle magie dell’isola sono appunto i suoi FARI: infatti sono 7 i fari che si trovano qui, di cui alcuni veramente spettacolari. Il faro della “Isla del Aire” si trova sull’isolotto che vede per primo il sorgere del sole essendo il punto più ad est della Spagna. Il “Faro di Favaritx” è il mio preferito, invece quello del “Cap de Cavalleria” sull’estremità del lungo promontorio, a nord dell’isola, è circondato da un paesaggio veramente suggestivo. Minorca, adagiata su acque color turchese, è frastagliata da 80 calette e spiagge, molte di cui difficilmente raggiungibili se non via mare. Una navigazione attorno a Minorca è il modo ideale per scoprire queste calette, che sono una più bella dell’altra!
Riserva della Biosfera dall’Unesco
Nel 1993 Minorca è stata dichiarata Riserva della Biosfera dall’Unesco. Un riconoscimento ai minorchini che hanno saputo preservare il loro habitat e all’armonia nella quale loro e la natura hanno sempre convissuto. L’isola ospita un parco naturale, cinque riserve naturali, una riserva marina e 19 zone di “Aree Naturali di Speciale Interesse”. Si può percorrere l’intera Minorca lungo i CAMI DE CAVALLS, antichi sentieri che traversano l’isola, a sella di una bicicletta o di un cavallo. Infatti il CAVALLO MINORCHINO, con suo mantello nero, è motivo di grande orgoglio per gli isolani e sinonimo della loro cultura e tradizione.
Cultura e gastronomia
Minorca è ricca di storia e in ogni angolo è possibile trovare testimonianze di tutte culture che si sono succedute secoli. I numerosi edifici architettonicamente interessanti e il vasto patrimonio archeologico sono un’importante risorsa turistica per l’isola. La CUCINA TIPICA invece, semplice ma ricca di sapori, è una fusione di più tradizioni gastronomiche mediterranee e trae le sue origini dalle numerose civiltà che si sono susseguite: arabi, catalani, francesi e inglesi. Per mangiare bene bisogna scovare i ristoranti giusti, perché anche qui, come in tanti posti, i ristoranti turistici sono di livello mediocre. Si dice che in origine la famosa SALSA MAIONESE, il cui nome deriva dal nome “Mahon”, provenisse dalla cucina minorchina! Prodotti gastronomici tipici sono i formaggi, che si possono trovare in molte varianti nelle botteghe dell’isola oppure direttamente presso i produttori.
Crocchette di baccalà e patate
Quando mi trovo a Minorca, adoro visitare il MERCADO DE PESCADOS a Mahón. Un luogo pieno di vita e di colori, dove mi piace curiosare tra tutte le varietà di pesci o gamberetti, di cui molti provengono dai consorzi di pescatori isolani. Nonostante il pesce fresco, il baccalà si usa in molte ricette e preparazioni gastronomiche in Spagna. Le CROCCHETTE DI BACCALÀ E PATATE senza besciamella sono una ricetta tipica minorchina, semplice e saporita, ma per facilitare la preparazione vi propongo di usare del merluzzo fresco. Per cuocere le crocchette le metto in forno invece che friggerle nell’olio; questo è un modo di cottura più sano e in linea con la cucina di CURKUMINA! Questo piatto servito assieme alla SALSA ROMESCO (te ne ho parlato in quest’altro post) è una vera delizia!
Ricetta: Crocchette di merluzzo e patate
- Porzioni: 3-4
- Tempo di preparazione: 1 ora
- Senza glutine
- Senza lattosio
Ingredienti
- 350 g di patate
- 350 g di merluzzo
- 2 spicchi d’aglio
- 1 uovo
- Prezzemolo (possibilmente fresco)
- 4-6 cucchiai di farina di lino
- Sale dell’Himalaya
Preparazione:
- Pelare le patate, tagliarle a cubetti a farle bollire in acqua salata con gli spicchi d’aglio finché sono quasi pronte. Aggiungere il merluzzo tagliato a pezzetti
- Scolare e lasciare raffreddare
- Frullare gli ingredienti
- Aggiungere l’uovo, prezzemolo tritato, farina di lino e sale
- Infornare a 190 gradi per 20-30 minuti finché la superficie diventi un po’ dorata
- Servire con una porzione di verdura cotta e SALSA ROMESCO
¡BUEN PROVECHO!











