Portulaca in cucina – bistecche di cavolfiori e portulaca
Tante volte non ci rendiamo conto dei “tesori” che crescono nei nostri orti o giardini e strappiamo varie piante spontanee ritenute erbacce. Questo succede spesso anche con la PORTULACA o porcellana (portulaca oleracea), una pianta diffusa in tutto il paese utilizzata sia in cucina che in campo medico per via delle sue proprietà officinali. Infatti la portulaca veniva ampiamente utilizzata nella medicina dell’Antico Egitto e tra i Romani era apprezzatissima sia per i suoi usi alimentari che per le virtù terapeutiche.
In quanto a proprietà nutrizionali nella portulaca spicca in particolare la vitamina A sotto forma di beta-carotene (un eccezionale antiossidante naturale). È anche un fonte importante di vitamine C, E e quelle del gruppo B (B1, B2 e B3). La pianta è ricca di sali minerali, specialmente di magnesio, potassio, ferro e calcio. Altri elementi presenti sono i folati, il fosforo, il sodio, lo zinco, il rame, il selenio e la manganese. Particolarmente apprezzati sono i suoi acidi grassi polinsaturi del tipo OMEGA 3, fondamentali per ridurre e prevenire il rischio di malattie cardiovascolari.
Una caratteristica interessante della portulaca è la sua ricchezza di mucillagine (circa 40 % del peso a secco) che è considerato un emolliente naturale e che può essere utilizzato per impacchi con cui curare acne, eczemi, pelle arrossata e punture di insetti. L’unica controindicazione dell’utilizzo della pianta è dovuta al suo contenuto di ossalati che nelle persone predisposte possono contribuire alla formazione dei calcoli.
Il contenuto calorico è molto bassa in quanto le foglie contengono il 90 % d’acqua. Viene infatti considerato un ottimo diuretico, depurativo e vermifugo naturale. Inoltre ha caratteristiche dissetanti e antidiabetiche.
Portulaca in cucina
La portulaca cresce durante tutto il periodo estivo e la possiamo trovare ed utilizzare fino ai primi freddi. In cucina si utilizzano le foglie e teneri fusti che possono essere consumati crudi in insalata, leggermente cotti e conditi con erbe aromatiche e spezie oppure come aggiunta nelle zuppe. Grazie all’alto contenuto di mucillagine la pianta rende il brodo più oleoso e denso. Il gusto è relativamente neutro, un po’ acidulo, salato e rinfrescante; personalmente la portulaca fa parte delle piante spontanee che mi piacciono di più.
In agosto e settembre la portulaca compare spesso a tavola in “Cucina di Curkumina”; la usiamo soprattutto come contorno facendo bollire in poca acqua i teneri fusti per un tempo molto breve. Basta poi condirli con erbe aromatiche fresche dell’orto e con le spezie come coriandolo e cumino dei prati. Infine un cucchiaino dell’immancabile GHEE per fare in modo che le preziose vitamine e minerali vengano assorbiti dal nostro organismo!
Bistecche di cavolfiori e portulaca
In questi giorni ho abbinato alle “bistecche” di cavolfiori e parmigiano reggiano le foglie di portulaca. Oltre a dare un contributo colorato ai toni molto neutri del cavolfiore e del parmigiano la portulaca arricchisce i valori nutrizionali di questo piatto adatto per un pranzo oppure una cena. Naturalmente puoi usare anche altre verdure o erbe aromatiche a tua scelta per la ricetta che ti propongo…In Cucina di Curkumina non usiamo quasi mai prodotti contenenti lattosio e così ti consiglio di usare il parmigiano reggiano invecchiato di almeno 36 mesi perché questo non lo contiene praticamente più. Il parmigiano sciogliendosi con la cottura in forno lega bene gli ingredienti e vedrai che con pochi ingredienti ottieni un piatto gustoso e nutriente!
Ricetta: Bistecche di cavolfiori e portulaca
- Porzioni: 4
- Tempo di preparazione e cottura: 50 minuti
- Senza glutine e praticamente senza lattosio
- Teglia da forno
Ingredienti:
- 400 g cimette di cavolfiori senza gambi
- 75 g parmigiano reggiano di 36 mesi
- 3 cucchiai semi di lino macinati (o farina di semi di lino)
- 1 tazza da tè foglie di portulaca
- ¾ cucchiaino di curcuma
- ¾ cucchiaino di coriandolo in polvere
- ½ – 1 cucchiaino di cumino dei prati
- sale dell’Himalaya quanto basta
- erba cipollina a piacimento (o maggiorana)
Preparazione:
- Frullare le cime di cavolfiore e grattugiare il parmigiano reggiano.
- Unire i semi di lino macinati e mescolare.
- Unire all’impast il parmigiano, le spezie e l’erba cipollina finemente tagliata.
- Unire le foglie di portulaca tagliate grossolanamente, mescolare bene.
- Coprire una teglia da forno con la carta da forno.
- Formare delle palline tra le mani, schiacciarle leggermente e posarle sulla teglia.
- Infornare a 190 gradi per circa 20-25 minuti finché le bistecche cominciano ad essere leggermente dorate.
- Lasciare raffreddare leggermente prima di staccare le bistecche dalla carta da forno per evitare che si rompano.
Se abbini le bistecche alla SALSA DI AVOCADO diventano ancora più gustose! In ogni caso:
BUON APPETITO!










